Proseguono anche in provincia i controlli delle “squadre interforze” chiamate a contrastare l’illegalità economica diffusa nelle aziende di proprietà cinese e il relativo sfruttamento di manodopera irregolare. I carabinieri del Comando provinciale hanno nel complesso controllato 4 aziende, in collaborazione con i team composti da ispettori del lavoro, vigili del fuoco, polizie municipali dei comuni di Carmignano e di Montemurlo. Tra gli stranieri identificati nel corso del controllo, uno è stato arrestato, dovendo scontare una pena residua di 10 anni e 9 mese per sequestro di persona a scopo di rapina, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali aggravate. Reati commessi 3 anni fa. L’uomo è stato accompagnato al carcere ella Dogaia.
Denunciati i titolari di quattri confezioni, due dei quali per gli abusi edilizi compiuti all’interno dei laboratori artigiani, dove erano stati ricavati vani per permettere ai loro dipendenti di riposare e mangiare, e per il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Gli altri due imprenditori cinesi sono stati denunciati per le sole violazioni urbanistiche.
I quattro opifici sono stati sequestrati. Contestate anche le violazioni delle norme sulla sicurezza sul lavoro, mentre alcune bombole di gpl e 60 macchinari sono stati posti sotto sequestro. Sospese inoltre le attività di tutte le aziende.
Nel complesso, sono 5 le persone prive di permesso di soggiorno identificate nel corso dei blitz.