18 Settembre 2010

Controlli ai Ciliani; ditte e macchinari sequestrati


Nuovi controlli, ieri mattina nella zona dei Ciliani, da parte della “squadra interforze” composta da personale della locale Divisione di Polizia Amministrativa, da Operatori della Unità Edilizia e Anti Degrado Urbano della Polizia Municipale di Prato, unitamente a qualificato personale dell’Asl, dell’Inps, dell’Inail, dell’Asm, della Polizia Provinciale e del Corpo Forestale dello Stato. Visitate quattro aziende gestite da cittadini di nazionalità cinese.
Due gli stabili controllati, dove hanno sede le quattro ditte. Nel primo edificio sono stati identificati 9 orientali, due dei quali privi di documenti, condotti in Questura. Uno di loro, pur risultando regolare, è stato denunciato in stato di libertà per non aver mostrato il permesso di soggiorno. Un altro cinese, già colpito da un provvedimento d’espulsione, è stato arrestato. L’immobile ospitante le due confezioni presentava i noti abusi edilizi dovuti alla costruzione di cubicoli dormitorio in legno e cartongesso (in tutto 14), in parte soppalcati, con bagno e cucina in comune, tutto in precarie condizioni igienico sanitarie, determinandosi così il suo sequestro penale preventivo. Sequestrate anche 42 macchine da cucire professionali, mentre sono state rimosse 3 bombole di gas per uso domestico, utilizzate dagli orientali senza le dovute accortezze di sicurezza.
La proprietà dell’immobile è risultata essere di una sessantaduenne pratese, che percepiva dalla sua locazione 9.600 euro annui. Lo stabile era stato poi subaffittato dal locatario cinese ai titolari delle due ditte, per una somma di euro 10.800 annui, lucrando ulteriormente sulla suddetta differenza nel canone di affitto.
Nel secondo stabile, dove hanno sede le altre due ditte, sono stati identificati 16 orientali, tra i quali una ragazza denunciata per non avere mostrato il permesso di soggirono. Da notare che nelle due ditte ospitate dal secondo edificio controllato non sono state riscontrate irregolarità legate alla costruzione abusiva di tramezzature. Sequestrate, di conseguenza, “soltanto” 50 macchine da cucire.