La Procura di Prato ha aperto un fascicolo di indagine per l’ipotesi di reato di apologia di fascismo contro ignoti. L’indagine, avviata dal procuratore Giuseppe Nicolosi, prende spunto dalle attività investigative sulle scritte fasciste apparse qualche giorno fa sulle sedi dell’Anpi e del Partito democratico di Prato. Al vaglio della Digos, c’è anche quanto è stato pubblicato sui social network e sul materiale per propagandare la manifestazione di Forza Nuova che si terrà sabato 23 marzo a Prato.
Un corteo che è stato presentato alla Questura come fondato sui temi dell’immigrazione, ma che coincide con il centenario di fondazione dei Fasci Italiani di Combattimento, come richiamato in maniera “occulta” nei volantini di Forza Nuova. La concomitanza con l’anniversario ha spinto la Prefettura di Milano a vietare ogni iniziativa di celebrazione del fascismo sul territorio meneghino, mentre a Prato il partito di estrema destra ha trovato finora il nulla osta di prefetto e questore. “Non ci occupiamo di pubblicità” aveva argomentato il prefetto Scialla, ieri al termine del Comitato per l’ordine pubblico ai cronisti che facevano notare i richiami al centenario del fascismo nei manifesti. Proprio sul materiale propagandistico del corteo saranno fatti dunque approfondimenti da parte della Procura.
A quanto si apprende, l’inchiesta penale procede comunque su un binario diverso rispetto all’iter amministrativo, per cui gli esiti dell’inchiesta, che necessita di ulteriori approfondimenti e non è di immediata definizione, non dovrebbero condizionare la scelta di autorizzare o meno il corteo di Forza Nuova. Una decisione che resta in capo a Questore e prefetto, i quali, salvo emergenze dell’ultimo minuto di ordine pubblico, non cambieranno il loro orientamento.