Due piazze: alle Carceri musica, colori, tantissima gente; in 250 sul Mercato nuovo Foto e Video
Alla fine parlano le immagini delle due piazze: gremita da tremila persone, allegra, colorata Santa Maria delle Carceri – dove si è tenuta la manifestazione antifascista -, sguarnita, con 250 militanti, la metà di quelli previsti, piazza del Mercato Nuovo – dove si sono radunati i militanti di Forza Nuova. Sono queste le istantanee di questa giornata pratese su cui si sono accesi anche i riflettori della cronaca nazionale: il partito di estrema destra aveva scelto proprio la nostra città per manifestare, in occasione del centenario della costituzione dei «Fasci di combattimento» ad opera di Benito Mussolini, contro l’immigrazione, in particolare cinese. Alle spalle, una settimana di accese polemiche, soprattutto intorno alle decisione della Questura e della Prefettura di non vietare il corteo – inizialmente previsto – e la commemorazione in piazza del Mercato nuovo del segretario nazionale di Forza Nuova Roberto Fiore; poi, ieri sera, nuove polemiche intorno all’improvviso provvedimento della Questura che ha cancellato il corteo rendendo possibile soltanto il raduno sul viale Galilei.
Qualche disagio, con il viale Galilei chiuso per metà dalla mattina, tante forze dell’Ordine ma nessun incidente. Alla fine, comunque, forzando evidentemente il divieto, i militanti di Forza Nuova il corteo l’hanno comunque tenuto, dirigendosi tutti insieme verso la stazione centrale e – singolare coincidenza – transitando così anche da via Giacomo Matteotti, il politico socialista simbolo delle vittime del fascismo.
L’arrivo in piazza del Mercato nuovo dei 250 militanti è avvenuto in forte ritardo, intorno alle 16,15: alcuni gruppetti di partecipanti da più di un’ora stazionavano in piazza della Stazione centrale e sul Mercatale in attesa dell’arrivo del loro leader nazionale. Una piazza a lungo deserta, mentre in piazza delle Carceri decine di partiti, associazioni, movimenti avevano radunato una folla multicolore con tanta gente proveniente da ogni parte della Toscana: «(In)tolleranza zero», il nome della manifestazione che tra discorsi, musica, canti è andata avanti fino al tardo pomeriggio: c’erano anche esigenze di sicurezza, perché la Questura ha voluto prima far partire da Prato i militanti di Forza Nuova.
«C’è un limite che non doveva essere superato, la commemorazione della nascita del partito fascista»: lo ha affermato il sindaco Matteo Biffoni parlando di fronte alle centinaia di persone che hanno gremito piazza Santa Maria delle Carceri. «Questa città – prosegue il primo cittadino – non se lo merita, perché ha una medaglia appesa al gonfalone, perché è la città dei 29 martiri, degli operai e degli imprenditori che hanno nascosto i telai ai nazisti». Di fronte ai tanti, provenienti da tutta la Toscana, che hanno raccolto l’invito di partiti, associazioni, movimento, Biffoni prosegue: «Avrei preferito parlare del futuro perché questa città è il futuro e non avrei pensato di dover riaprire pagine chiuse. Chiedo scusa, a nome del Comune, ai cittadini perché si sono trovati coinvolti in tutto questo, perché dei fascisti fanno una manifestazione».
Sulla scalinata del Castello, palco naturale della manifestazione, erano presenti il presidente della Regione Enrico Rossi, il presidente del consiglio regionale Eugenio Giani, i parlamentari Pd Antonello Giacomelli e Caterina Bini, l’assessore regionale Stefano Ciuoffo, la consigliera regionale Pd Ilaria Bugetti, il segretario nazionale di Sinistra Italia Nicola Fratoianni. In piazza anche Rosi Bindi.
La manifestazione era stata preceduta da una raccolta firme on line con l’obiettivo di fermare la manifestazione di Forza Nuova, che ha raggiunto quota 21.000 adesioni.
Ai nostri microfoni l’onorevole Antonello Giacomelli annuncia che: «Nei prossimi giorni, con più calma, torneremo sulle responsabilità di chi ha consentito tutto questo». Il parlamentare pratese, pur non citandoli, si riferisce a Prefetto e Questore che hanno autorizzato la manifestazione nazionale di Forza Nuova non ravvisando la violazione della legge Scelba che vieta l’apologia di fascismo.
Poco dopo le 16 i militanti di Forza Nuova sono arrivati in piazza del Mercato Nuovo. Dietro striscioni e sventolando bandiere sono arrivate non più di 250 persone, un numero molto inferiore rispetto alle attese. La sezione locale del movimento aveva annunciato nei giorni scorsi la presenza di 500 persone. In piazza è intervenuto il fondatore di Forza Nuova Roberto Fiore.
Sotto l’ingresso dei militanti di Forza Nuova in piazza del Mercato Nuovo e le parole di Fiore, che risponde alla domanda se questa manifestazione può essere considerata apologia di fascismo: «ci dicessero chi ha fatto apologia e a quanti italiani interessa l’apologia di fascismo quando in italia abbiamo lo scandalo del guidatore d’autobus pedofilo, questa è la cosa sera. Gli italiani hanno capito che questa cosa del fascismo e dell’antifascismo è una truffa, gli italiani vogliono i temi morali: Dio, patria e famiglia».
Ad attendere i manifestanti in piazza c’erano molti giornalisti. Tra questi Gad Lerner – presente a Prato per «Recò», il festival dell’economia circolare – apostrofato dalla folla come «ebreo», e Diego Bianchi in arte Zoro, conduttore della popolare trasmissione Propaganda Live, intercettato dalla nostra Lucrezia Sandri.
Il primo a prendere la parola al comizio è stato il candidato a sindaco di Prato di Forza Nuova Massimo Nigro, dopo di lui il segretario provinciale di Pisa Augusto Gozzoli, che nel suo intervento ha citato anche il Vescovo: «Ci spiace che abbia preso le distanza dal nostro partito, l’unico in Italia che difende i valori cristiani, per la famiglia naturale, contro l’aborto e il gender». Poi è stato il turno di Roberto Fiore, che ha definito Forza Nuova il partito della rivoluzione e ha fatto riferimento in modo diretto al centenario del fascismo: «Come cento anni fa, grande minoranza, pochi, decisi, i patrioti avevano fatto la guerra e avevano il coraggio che gli avrebbe portati dall’altra parte della barricata, oggi Forza Nuova è pronta per ciò a cui la chiama il destino, è pronta per salvare l’Italia». Sotto, nel video il momento del comizio in cui ricorda il centenario della nascita dei Fasci di combattimento.
Al termine del comizio i manifestanti si sono diretti verso la stazione centrale, di fatto creando quel corteo vietato ieri sera dalla Questura. I militanti si sono messi in cammino percorrendo viale Galilei, via Sant’Antonio, ponte Mercatale e via Matteotti verso piazza Stazione. Pochi i momenti di tensione, come si può vedere nella galleria qui sotto, una ragazza con la felpa rossa con su scritto CCCP ha urlato contro i partecipanti alla manifestazione ed è stata bloccata dalla polizia. Quando il corteo è arrivato davanti alla stazione i militanti hanno provato a forzare il cordone della polizia e sono stati respinti dagli agenti in tenuta antisommossa.
Alla fine, come dicevamo, nessun incidente.
Da registrare, a caldo, il commento dell’on. Giorgio Silli, deputato di Forza Italia: «Hanno vinto le istituzioni, ha vinto la costituzione, ha vinto il buon senso. Non permettere a qualcuno di esprimersi sarebbe stata la fine dello stato di diritto, sarebbe stato come utilizzare metodi fascistissimi per combattere il fascismo stesso». Senza citarlo, Silli contesta le affermazioni del suo collega Pd Antonello Giacomelli, che ai microfoni di Tv Prato ha anticipato un possibile intervento sul lavoro di Prefetto e Questore: «Il loro operato non solo è stato legittimo ma encomiabile visto come è stata gestita la fase precedente alle manifestazioni e per come è stato gestito l’ordine pubblico con zero incidenti».
Nei giorni precedenti la manifestazione, tra le tante voci che si erano levate, c’è stata anche quella della Diocesi che, tramite alcuni Uffici pastorali, ha inviato una vera e propria lettera aperta ai manifestanti di Forza Nuova.
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