«Ci fa piacere condividere con voi i nomi dei vincitori di questo Premio che ormai è diventato una tradizione importante per la città – ha detto il Vescovo –, è un riconoscimento che vuole valorizzare quelle aziende che hanno saputo incarnare il motto che contraddistingue l’iniziativa: scienza, coscienza e innovazione. Non è stato un lavoro semplice arrivare a questi tre nominativi – ha ammesso monsignor Agostinelli – perché tanti altri avrebbero potuto meritare il Premio. E anche questo è un dato che ci fa molto piacere. Auguri e complimenti ai vincitori».
Il Premio Santo Stefano è quel riconoscimento che Prato riconosce a quelle aziende del suo distretto che hanno saputo fare impresa con successo nel rispetto delle regole, della concorrenza e dei diritti dei lavoratori. Un premio dunque a chi crea e dà lavoro riuscendo a stare dentro il mercato senza dimenticare la dignità della persona. Proprio come ha ricordato papa Francesco ai pratesi quando venne in visita alla città il 10 novembre 2015 e dal pulpito di Donatello disse ai tanti presenti in piazza Duomo che «la vita di ogni comunità esige che si combattano fino in fondo il cancro della corruzione, il cancro dello sfruttamento umano e lavorativo e il veleno dell’illegalità».
In questa nona edizione del Premio, il comitato promotore composto da Diocesi, Comune, Provincia, Fondazione Cassa di Risparmio e Camera di Commercio ha scelto tre aziende del comparto tessile, il cuore del sistema produttivo pratese. Si tratta di tre imprese di lungo corso, nate come piccole realtà, che col tempo hanno saputo imporsi sul mercato nazionale e internazionale portando il nome di Prato nel mondo. Sotto, in tre schede sintetiche, è descritta la storia e la produzione delle tre aziende vincitrici.
Dal 2011 il Premio è andato a 35 aziende del distretto produttivo di Prato. Di queste 22 sono del comparto tessile, mentre le altre sono impegnate in diversi settori: alimentare, edile, elettronica e hi-tech, cosmetico e meccanico.
Come detto i vincitori sono stati scelti da comitato promotore tra un ampia rosa di nomi indicati dalle istituzioni cittadine e dalle associazioni di categoria. Da tre anni è possibile segnalare le candidature in modo spontaneo e personale attraverso il sito web della Diocesi di Prato.
La cerimonia di consegna degli «Stefanini», questo è il nome con cui vengono chiamati i Premi, si terrà sabato 2 febbraio nell’auditorium della Camera di Commercio.
COFIL FILATI
Nata come piccola azienda artigiana, la filatura Cofil di Montemurlo è oggi una delle aziende di riferimento nella produzione e commercializzazione di filati fantasia e lineari in Italia e all’estero. Grazie ai costanti investimenti nell’innovazione tecnologica, l’azienda ha saputo accrescere in competenza senza mai perdere l’intuito dell’artigiano su cui, da sempre, Cofil fa affidamento.
La produzione viene gestita in autonomia con i suoi moderni impianti di filatura: uno per i titoli grossi, uno per i medi e uno per i sottili, destinati anche alla rielaborazione nel reparto di ritorcitura fantasia. Quarant’anni di esperienza hanno portato l’azienda dei due fratelli e soci, Massimo e Federico Corrieri, ad essere presente su tutti i principali mercati con filati da maglieria e tessitura caratterizzati da uno stile moderno e originale.
RITORCITURA VIGNOLINI MORENO
Fondata da Giorgio e Umiliano Vignolini agli inizi degli anni ’70, la Ritorcitura Vignolini si è sempre distinta per affidabilità e qualità delle lavorazioni. Opera in Valbisenzio dove ha saputo costantemente rinnovarsi, a partire dal proprio parco macchine, composta da moderne macchine a fuso cavo, attraverso le quali ha adeguato la produzione alle esigenze dei clienti e del mercato. La volontà di completare l’intero ciclo produttivo ha spinto la nuova generazione dei soci a realizzare un impianto di filatura fantasia. Durante gli anni difficili della crisi l’azienda ha lavorato bene e instancabilmente grazie all’impegno del titolare Moreno Vignolini, che nei primi anni 2000 ha preso in mano le redini della piccola ritorcitura che oggi ha incrementato notevolmente il suo reparto produttivo. Da sottolineare il costante impegno nell’affermazione della dignità del lavoro, non solo all’interno dell’azienda, ma anche nel distretto pratese.
VALBISENZIO TESSITURA A NAVETTA
La Valbisenzio Tessitura a Navetta è nata in seno a una lunga tradizione artigianale che ha il suo capostipite in Ciro Cini, fondatore del Lanificio Arca. Grazie alle conoscenze tramandate di generazione in generazione, l’azienda è diventata punto di riferimento per i più importanti brand internazionali di alta moda. Oggi, con i nipoti di Ciro, Marco e Andrea, la produzione si contraddistingue per una vasta gamma di articoli di alta qualità, come sciarpe, runner, bed blankets e accessori che vengono realizzati, non soltanto in modo totalmente artigianale, ma con l’utilizzo di antichi telai a navetta in legno attraverso esperte lavorazioni manuali. Le fibre utilizzate sono alta qualità, come cashmere, seta, lino e vicuna. I prodotti realizzati con il proprio marchio sono distribuiti nei negozi più prestigiosi di oltre quindici paesi diversi.
Valerio VerdiLorem Ipsum is simply dummy text of the printing and typesetting industry. Lorem Ipsum has been the industry's standard dummy text ever since the 1500s,
30/07/2020 - 09:55
Valerio VerdiLorem Ipsum is simply dummy text of the printing and typesetting industry. Lorem Ipsum has been the industry's standard dummy text ever since the 1500s,
30/07/2020 - 09:55
Valerio VerdiLorem Ipsum is simply dummy text of the printing and typesetting industry. Lorem Ipsum has been the industry's standard dummy text ever since the 1500s,
Commenti