13 nuove produzioni, 6 delle quali internazionali per una stagione definita creativa. E’ quella proposta dal Metastasio per il 2018-19. 22 spettacoli suddivisi tra Metastasio, Fabbricone, Fabbrichino e Magnolfi nuovo, dove sarà replicata la formula delle piacevoli conversazioni con gli artisti.
La stagione sarà aperta il 23 ottobre al Met col Decameron 2.0, rivisitazione dell’opera boccaccesca. Tra i titoli in programma figurano I Miserabili, La bisbetica domata, Don Giovanni, fino il Faust ricostruito da Federico Tiezzi.
“Tanti artisti italiani ed internazionali, da Katie Mitchell a Jan Fabre hanno voluto produrre con noi, questo vuol dire che questi artisti riconoscono il Metastasio e Prato come una dele grandi capitali del teatro” ha detto il direttore del Met Franco D’Ippolito.
Il bilancio 2017 è stato importante per il Metastasio, che è riuscito a pareggiare il deficit dell’anno precedente, recuperando oltre 200mila euro. Se i conti fanno finalmente sorridere, segnali positivi arrivano anche dagli incassi, cresciuti di 15mila euro rispetto al 2016 e agli abbonati, che hanno superato quota 2mila. Nel 2017 sono state 279 le recite e 32.317 le presenze: “I risultati sono positivi, i tempi che hanno accompagnato il nostro mandato di consiglio d’amministrazione sono stati tra i più difficili e il futuro continua a non essere così sereno per la cultura in generale” ha commentato il presidente del Metastasio Massimo Bressan. “Una gestione virtuosa che ha portato più spettatori, pareggio di bilancio e un consuntivo 2017 della Fondazione Metastasio da 5 milioni di euro” ha chiosato l’assessore alla cultura del Comune Simone Mangani.