Il Comitato In mezzo ad un’autostrada contesta la decisione dell’amministrazione comunale di Prato di esprimere parere favorevole alla pubblica utilità della terza corsia dell’A11. Un parere che ha avuto ieri la maggioranza nelle commissioni comunali 3 e 4 e che domani sarà messo in votazione in consiglio comunale. Il comitato – che raggruppa residenti e lavoratori di Cafaggio e di altre frazioni pratesi interessate dagli espropri legati all’ampliamento dell’autostrada, nel tratto tra Pistoia e Firenze – chiede un rinvio della delibera a dopo la formalizzazione delle garanzie da parte di Autostrade Spa sulle prescrizioni del Comune. Prescrizioni che il sindaco Biffoni, dopo un lungo confronto con il gestore dell’autostrada, ha assicurato essere già accolte. Tra queste compensazioni ci sono il raddoppio del ponte Lama, la rimodulazione del casello di Prato Est, la realizzazione di cavalcavia e passaggi ciclopedonali in vari punti del tracciato e le barriere acustiche all’altezza delle frazioni di Mezzana, Badie, Cafaggio, San Giusto, Tobbiana, Iolo e Casale.
Il Comitato sottolinea che le barriere non costituiscono una compensazione, ma sono dovute per legge e attese dai residenti dal 2001. E lamenta che il Comune non ha “riportato le questioni legate alla fascia di rispetto di distanza dalle abitazioni, e quindi il criterio di posizionamento dell’autostrada e dell’entità degli espropri. Nella documentazione – scrive il Comitato In mezzo a un’autostrada – è stata peraltro omessa una parte fondamentale delle istanze dei cittadini del territorio, come appunto l’impatto sulla salute e la fascia di rispetto dalle abitazioni, per garantire sicurezza ai residenti circostanti. Proprio per questo, è stata richiesta mediante petizione popolare l’installazione di una centralina ARPAT, per la misurazione della qualità dell’aria in una delle frazioni più densamente abitate di Prato sud, comprese fra i macrolotti industriali e l’A11. Riteniamo necessario acquisire dati puntuali e aggiornati sui ricettori sensibili, da confrontare in Conferenza dei Servizi, prima di decidere sull’eventuale “utilità pubblica” dell’opera. Al momento non risulta ancora approntato questo tipo di monitoraggio e resta perciò difficile riscontrare uno degli aspetti più critici dell’opera sulla popolazione – oltre poi ai disagi ‘temporanei’ derivati dalla cantierizzazione – per permettere così al consiglio comunale di decidere in modo consapevole sull’impatto dell’opera”.
I cittadini saranno presenti domani in consiglio comunale: “Il nostro comitato di residenti “InMezzoAll’Autostrada” si è battuto per anni perchè venisse rispettata la legge e Autostrade Spa installasse impianti di mitigazione sull’infrastruttura attuale, che i cittadini pagano fino a tre volte – fra pedaggio, impatto ambientale e svalutazione immobili – mentre appare evidente il disagio che un progetto del genere arrecherà alle frazioni più abitate, per il quale i pannelli non sono che un misero paravento. Peraltro nella proposta di delibera non si fa riferimento alla Mappa Acustica Europea della città di Prato, strumenti che ha segnalato sforamenti importanti proprio in prossimità dell’A11”.