Non solo rumori, inquinamento e rischi idrogeologici. La nuova pista di Peretola andrà a compromettere il patrimonio di biodiversità rappresentato dagli stagni e le aree umide della Piana e lo stesso progetto di Parco della Piana per il quale sono già stati spesi 11 milioni di euro di fondi pubblici. A denunciarlo, da tempo, le associazioni ambientaliste e il comitato “No al nuovo aeroporto di Firenze”, che ha promosso una mostra fotografica nel salone consiliare del Comune di Poggio a Caiano. Le immagini ritraggono le specie di volatili e uccelli acquatici – 180 fra stanziali e migratori – che nel corso dell’anno sono visibili nell’oasi Anpil della Querciola, nel comune di Sesto Fiorentino. La mostra è stata inaugurata oggi, una settimana dopo la notizia del parere favorevole – con oltre 200 pagine di prescrizioni – concesso dalla commissione di Valutazione impatto ambientale al progetto di ampliamento di Peretola. Una notizia arrivata alla vigilia del referendum – confermata dal Ministero dell’Ambiente – ma senza che ad oggi sia stato pubblicato il relativo documento.
Il Comune di Poggio a Caiano, che ospita la mostra, è in prima linea nel contrastare l’ampliamento di Peretola. Dopo che il Tar della Toscana aveva accolto il ricorso dei comitati sulla variante al Pit, il sindaco Martini, assieme ai primi cittadini di Sesto, Calenzano e Poggio a Caiano, aveva diffidato la commissione di Via dal concedere il nulla osta. Martini si dice “perplesso” nel dover prendere atto del pronunciamento positivo e attende di leggere le motivazioni per valutare altre iniziative.
“Anche Poggio a Caiano è parte integrante del parco della piana – afferma il sindaco Martini -. Stiamo realizzando il portale con il ponte Manetti che attraverserà l’Ombrone e attraverso le Cascine di Tavola darà acceso al Parco della Piana. Abbiamo pensato di collocare nella piazza di ingresso un cartello con la scritta a caratteri cubitali per indicare che qui siamo nel Parco della Piana e vogliamo che il parco rimanga”.
Commenti