Prato è ancora uno dei distretti manifatturieri più importanti a livello nazionale, ma la ricchezza dei suoi cittadini – almeno quella riferita alle dichiarazioni dei redditi – segna il passo. Il reddito imponibile procapite dei residenti in città è di 18.281 euro, un dato che colloca il comune all’ultimo posto fra i dieci capoluogo di provincia in Toscana e soltanto al 93° posto della classifica di tutti i 279 comuni della nostra regione. Il primato spetta a Lajatico (1372 abitanti), forte del reddito del suo cittadino più eminente, il tenore Andra Bocelli, e un reddito pro-capite che sfiora i 30 mila euro. Staccata, al secondo posto, c’è Forte dei Marmi con 25.756 euro di reddito imponibile pro-capite, che supera di poco Fiesole. Siena (quarta), Firenze (sesta) e Pisa (settima) sono i primi tre comuni capoluogo della classifica, tutti sopra i 23 mila euro. Ma i pratesi sono più poveri anche degli abitanti di Lucca (21.452 euro), Carrara (20.229 euro) Pistoia (19.621) e Grosseto (19.087). Il primo comune della provincia pratese in graduatoria è Vaiano, al 37° posto con reddito pro-capite di 19.530 euro. Seguono Carmignano e Poggio a Caiano (rispettivamente 64° e 67° con quasi 19 mila euro). Più attardate Cantagallo (101° con 18.127) e la stessa Montemurlo, soltanto 125° con 17.688 di reddito medio. Ultimo, tra i comuni pratesi, è Vernio al 130° posto con 17.556 euro.
Ultima in classifica Roccalbegna (12.936 euro), preceduta da Careggine, Sorano, Sestino, Zeri, Semproniano, Scansano e Abetone.
“Il complesso dei Comuni toscani – commenta il presidente di Anci Toscana e sindaco di Prato Matteo Biffoni – si pone all’ottavo posto in Italia, primo tra quelli del centro-sud. E’ un buon risultato. Dobbiamo comunque lavorare tutti insieme per migliorare la situazione laddove ce ne è bisogno, soprattutto nei piccoli comuni della montagna e in quelli più lontani dai centri maggiori, per aumentare il tenore e la qualità della vita dei nostri concittadini e l’efficienza a delle nostre amministrazioni. Al contempo è fondamentale anche far emergere il sommerso e combattere in tutte le forme l’evasione fiscale, vera piaga della nostra economia, che rappresenta un danno costante per la comunità e per i servizi pubblici”.
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