Un’intera famiglia albanese, composta da padre, madre e tre figli (due femmine maggiorenni e un maschio 15enne) è stata ricoverata in ospedale, trovando posto in cinque presidi sanitari diversi della Toscana. Tutti, compresi gli stessi ragazzi, hanno la convinzione che i tre figli siano posseduti dal demonio. La vicenda è iniziata giovedì notte, quando una delle due ragazze è stata ricoverata all’ospedale Santo Stefano con ustioni sulle braccia. La mattina successiva è stato il turno della sorella, costretta alle cure del pronto soccorso con la medesima problematica. L’allarme è scattato definitivamente ieri pomeriggio, quando è arrivata ai carabinieri la segnalazione di una lite familiare. Giunti sul posto gli uomini dell’Arma hanno trovato la casa a soqquadro e padre, madre e figlio 15enne visibilmente scossi. Anche quest’ultimo aveva bruciature sulle braccia e per questo le forze dell’ordine hanno chiesto l’intervento di un’ambulanza per trasportare il giovane al pronto soccorso. I genitori hanno rivelato ai carabinieri che i tre figli “sono posseduti dal demonio” e che è stato proprio il maligno “ad indicare il compimento di quei gesti”. Ancora al vaglio dei militari chi sia stato a procurare le ferite sulle braccia del 15enne. Forte però è il sospetto che siano stati i genitori. Del fatto è stata informata l’autorità giudiziaria e padre e madre rischiano una denuncia per maltrattamenti in famiglia.
Il caso è poi continuato all’ospedale, dove i genitori si sono incatenati perchè gli veniva impedito di riportare a casa il figlio 15enne. Carabinieri e operatori sanitari hanno provato a tenere calma la situazione, ma le urla hanno insospettito molti dei presenti al pronto soccorso che sono poi rimasti sotto shock alla scoperta della notizia. Alla fine i genitori sono stati sottoposti a trattamento sanitario obbligatorio e anch’essi ricoverati: uno a Careggi, l’altro a Lucca.
La situazione sembra essere degenerata all’improvviso. La famiglia albanese viene descritta come molto inserita nel contesto sociale pratese e molto unita. In precedenza non c’era stata alcuna avvisaglia di possibili problemi. Anche dall’Asl non nascondono lo stupore di come una simile psicosi abbia potuto colpire tutta la famiglia nell’arco di così pochi giorni. Adesso si cercherà di restituire un minimo di lucidità ad ognuno dei componenti del nucleo familiare così da potere ricostruire nel dettaglio tutta la vicenda e capire davvero cosa sia accaduto.
Stefano De Biase
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