Che in città ci sia una situazione d’allarme sul fronte sicurezza non è sicuramente una novità. E in merito alle colpe e responsabilità di quest’emergenza ci sono visioni contrapposte fra i pratesi. Vi proponiamo lo sfogo su Facebook di una donna che vive a Prato e che rende bene l’idea di quanto i cittadini pratesi sentano la necessità di un netto intervento da parte delle istituzioni.
“Oggi vicino piazza San Marco – scrive la donna – il padre di un mio amico è stato derubato per la seconda volta da due balordi in motorino. E’ stato pure trascinato perchè ha cercato di reggere il borsello che gli stavano portando via, con all’interno le medicine. Poi un mio amico del negozio di estetica in viale della Repubblica ha subìto la seconda rapina. Senza dimenticare che una amica di un mio amico con violino nella sua custodia è stata seguita dalla scuola e se non fosse stata in compagnia sarebbe stata aggredita e derubata alla stazione del Serraglio. In San Domenico una giovane è stata derubata dietro la minaccia di un coltello e in piazza Mercatale il titolare della sala jackpot è stato rapinato e legato. In tutto questo mi domando: le istituzioni hanno messo il cartello ferie? Abbiamo anche l’esercito in centro a Prato, ma cosa pensano che il crimine chiuda alle 20? Cosa state facendo per mettere in sicurezza la città da questa banda di balordi? E’ vagante per caso la poltrona dell’assessore alla sicurezza? Ormai anche di pomeriggio usciamo di casa con la paura di essere rapinate o aggredite. Tutta questa situazione mi sembra davvero surreale”.
Alla donna ha replicato l’assessore alla sicurezza, Aldo Milone che l’ha contattata tramite Facebook: “Dopo avere letto sfogo – spiega – l’ho contattata, ho chiarito le problematiche legate alla città e spiegato che non sempre si può fare attività di prevenzione. E poi abbiamo parlato del fatto che c’è il problema della certezza della pena che lei ha constatato di persona visto che il malvivente che l’ha scippata qualche mese fa è stato subito liberato. Comunque l’ho invitata in ufficio per approfondire la questione e farle capire qual è il lavoro della polizia in città. Mi sembra che abbia molto apprezzato la mia disponibilità”.
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