24 Dicembre 2013

Smog alle stelle a Prato, superati i limiti di Pm10: e l’amministrazione riduce gli orari per il funzionamento del riscaldamento


Più che bianco il Natale dei pratesi sarà grigio, come l’aria che respireremo. Colpa dello smog, arrivato a livelli di guardia. Dicembre è stato un mese nel quale l’aria è stata davvero pesante, complici condizioni climatiche che hanno favorito l’addensarsi degli inquinanti. Poco vento e poca pioggia hanno acuito l’inquinamento. Dal 4 al 22 dicembre, dati Arpat alla mano, a Prato per 19 giorni consecutivi è stato superato il limite di legge previsto per il Pm 10, le cosiddette polveri sottili. La normativa europea prevede un massimo di 35 sforamenti giornalieri in un anno del limite massimo, ovvero 50 microgrammi per metro cubo. La stazione di via Ferrucci, al 22 dicembre, ha evidenziato che dal 1 gennaio 2013 per 35 giorni il livello massimo è stato superato. In particolare, tra il 10 e l’11 dicembre, la stessa centralina ha evidenziato dati a dir poco allarmanti, con valori di Pm10 tre volte superiori al limite. Anche la centralina di via Roma, però, è arrivata ad un livello quasi di guardia, dato che per 31 giorni ha registrato valori di Pm10 superiori al limite. La nostra città non rientra tra le aree regionali a rischio inquinamento, una situazione che non impone all’amministrazione di prendere provvedimenti urgenti per la riduzione dei livelli di inquinanti. Ma nonostante questo il Comune, a scopo cautelativo, ha disposto un’ordinanza per ridurre le ore di funzionamento degli impianti di riscaldamento, disponendo anche l’abbassamento delle temperature massime.  A partire da venerdì 27 dicembre e fino a venerdì 31 gennaio 2014 il periodo giornaliero consentito del funzionamento degli impianti di riscaldamento, con esclusione degli impianti installati negli edifici adibiti ad ospedali, cliniche o case di cura, verrà quindi ridotto da 12 a 10 ore e la temperatura massima verrà ridotta di un grado, da 20 a 19° C.