Festa a S. Maria delle Carceri nel 527° anniversario del miracolo
La basilica di Santa Maria delle Carceri festeggia il 527° anniversario della manifestazione miracolosa della Madonna. Mercoledì 6 luglio, ricorrenza liturgica di Maria «Madre della Misericordia» o «delle Carceri», la basilica, retta dall’arciprete mons. Carlo Stancari celebra l’annuale solennità titolare. Da lunedì 27 giugno ha avuto intanto inizio la tradizionale novena; ogni giorno, fino a mercoledì 6 luglio, alle 11 in cripta (le antiche carceri) viene celebrata la messa con meditazione mariana dedicata alle litanie.
Domani, martedì 5 luglio, alle 21,15 presentazione ufficiale della guida dedicata a «La Basilica di Santa Maria delle Carceri a Prato» scritta dal direttore dei Musei diocesani Claudio Cerretelli.
«In occasione della ricorrenza dell’apparizione miracolosa al popolo pratese della Madonna delle Carceri, che cade ogni anno il 6 luglio – spiega l’arciprete mons. Carlo Stancari – d’intesa con il Consiglio Pastorale Parrocchiale, ho ritenuto interessante ed utile promuovere quanto negli anni passati è stato fatto per valorizzare il patrimonio culturale e artistico, oltre che religioso, conservato nella nostra storica Basilica».
Dopo il saluto dell’arciprete, prenderà la parola Bruno Santi, storico dell’arte, già Soprintendente dell’Opificio delle pietre dure. Sarà presente l’autore Claudio Cerretelli.
Il programma dei festeggiamenti
Lunedì 4 luglio, alle 21,15, si tiene la processione mariana con partenza dal chiesino di Santa Chiara e fino alla basilica.
Martedì 5 luglio, vigilia della festa, alle 18,30, vengono cantati i primi vespri solenni; alle 19, messa vigiliare; alle 21,15 la presentazione della guida alla Basilica.
Mercoledì 6, solennità della Madonna delle Carceri, vengono celebrate messe alle ore 7, 8, 9, 10, 11; alle 8,30 le lodi; alle 10,30 il rosario; alle 12 la recita dell’Angelus e l’Atto di affidamento a Maria; alle 18 ancora il rosario seguito dal canto dei secondi vespri; alle 19 la Santa Messa solenne presieduta dal Vescovo Simoni con la partecipazione di rappresentanze del Capitolo della cattedrale e dell’Amministrazione comunale; alle 20,15 si tiene la cena fraterna, per cui è necessario iscriversi in sacrestia.
La storia del miracolo
La festa titolare ricorda il prodigio del 6 luglio 1484, quando un ragazzo pratese, Jacopo d’Antonio Belcari, mentre passava davanti alle rovine del vecchio carcere della città, laddove oggi sorge la Basilica, vide «levarsi e staccarsi dal muro la figura di Maria Vergine e in terra il bambino Gesù posare». Sul volto della Madonna apparvero lacrime e sudore; accorsero allora fedeli da tutta la Toscana. Fu il primo di una serie di eventi prodigiosi attorno all’immagine della Madonna con il Bambino, raffigurata sul muro esterno della vecchia prigione delle Stinche.
Il miracolo fu all’origine della costruzione della basilica, vero capolavoro del Rinascimento e prototipo di tempio a pianta centrale. È l’unica chiesa voluta da Lorenzo il Magnifico, che ne curò personalmente il progetto, affidandone la realizzazione al grande architetto Giuliano Da Sangallo.
Dal 4 al 6 luglio verranno esposte le nappe, conservate in un reliquiario, che asciugarono le lacrime della Madonna.
Durante i giorni della festa è possibile aderire all’associazione dei devoti di Santa Maria delle Carceri (vivi e defunti), per i quali viene celebrata una messa il 6 di ogni mese. Si terranno anche visite guidate all’antico carcere del prodigio.